Arriverà a luglio 2023 la nuova misura proposta dal Governo, ossia la “Carta risparmio spesa” o “social card” per famiglie con redditi non superiori a 15.000 euro.

Dai Comuni verrà erogato un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo pari ad 382,5 euro per il 2023. È con il decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste emanato di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze (firmato lo scorso 18 Aprile 2023) che vengono dettati i criteri di individuazione dei nuclei familiari in stato di bisogno, beneficiari del contributo economico previsto dall’art. 1, commi 450 e 451 della legge 29 dicembre 2022 n. 197” (legge di bilancio 2023). Ricordiamo che per l’operatività di questa social card nella legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022 n. 197) sono stati stanziati 500 milioni di euro da distribuire, in modo differente a seconda del numero dei cittadini, ai Comuni che gestiranno la misura.

Soggetti beneficiari

La carta risparmio spesa 2023 può essere erogata alle famiglie con un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. L’articolo 2, del decreto attuativo in commento prevede che i beneficiari del contributo sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:

ATTENZIONE! I beneficiari devono possedere tali requisiti alla data di pubblicazione in GU del Decreto, su cui vi aggiorneremo. Destinazione del contributo – La carta risparmio spesa è caratterizzata da un “blocchetto di buoni spesa” del valore di 382,5 euro per il 2023 che i Comuni erogheranno alle famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro, da utilizzare solo per acquistare i beni di prima necessità, specie quelli alimentari. Può essere spesa presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, ad esempio i supermercati e ipermercati. La carta sarà fruita mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.

Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:

Individuazione dei beneficiari

I Comuni ricevono dall’INPS l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti delle carte loro assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dallo stesso Istituto, secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente (articolo 4, del Decreto attuativo):

Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo in commento l’INPS renderà disponibili ai singoli Comuni gli elenchi di beneficiari, attraverso un’applicazione WEB sul sito dell’Istituto unitamente alle relative Istruzioni Operative. A questo punto, i Comuni devono:

Per ottenere la carta risparmio spesa, una volta eseguita la procedura, i Comuni consolidano gli elenchi dei beneficiari e l’INPS, decorso il termine di 15 giorni, rende definitivi gli elenchi e li trasmette in via telematica a Poste Italiane ai fini della messa a disposizione delle carte. I Comuni comunicano agli interessati l’assegnazione del beneficio e le modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati al servizio.

Erogazione attraverso carte elettroniche

Il contributo, così come stabilito dall’articolo 5 del decreto attuativo, viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane per il tramite della società controllata Postepay. Tali carte vengono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio. Il numero complessivo delle carte assegnabili è pari a 1.300.000. Le carte sono nominative e sono rese operative a partire dal mese di luglio 2023. Le carte sono ritirate dai beneficiari dei contributi presso gli uffici postali abilitati al servizio e non sono fruibili, con decadenza del beneficio, se non viene effettuato il primo pagamento entro il 15 settembre 2023.

Convenzione

La carta risparmio spesa potrà essere utilizzata presso gli esercizi commerciali che sigleranno la convenzione con il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. I negozi e i supermercati (o simili) interessati, dovranno aderire a dei piani di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità da attuarsi anche attraverso apposita scontistica praticata a favore dei possessori delle carte. La convezione dovrà prevedere le modalità della comunicazione periodica dei dati di variazione dei prezzi praticati per la generalità degli utenti relativi ai beni di prima necessità. Vi aggiorneremo non appena saranno disponibili i moduli per aderire alla convenzione per l’uso della carta risparmio spesa.

Per richiedere la card alimentare bisognerà rivolgersi ai Comuni di appartenenza per in quanto saranno loro a gestire la misura tramite i fondi stanziati dalla Manovra, ripartiti anche in base al numero dei cittadini per ciascun Comune.