Nexent si aggiudica il bando per i i videogiochi

Nexent s.r.l è l’azienda che, secondo il decreto direttoriale del 23 settembre 2022, si aggiudica il credito d’imposta che il ministero della cultura aveva stanziato tramite il D.M. 12 maggio 2021. L’azienda è riuscita a richiedere e recuperare un ammontare di 30.150€ per la realizzazione di LIANIA SUPER, un gioco di logica disponibile per android e ios.

Secondo il decreto i beneficiari dell’agevolazione sono i produttori di videogiochi:

 

    • che hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
    • che, al momento dell’utilizzo del beneficio, sono soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale ovvero per la presenza di una stabile organizzazione in Italia, cui sia riconducibile l’opera audiovisiva cui sono correlati i benefici;
    • che hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori, ciascuno, a diecimila euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di società di persone;
    • he sono diversi da associazioni culturali e fondazioni senza scopo di lucro;
    • che sono in possesso di classificazione ATECO 62 o 58.2.

L’agevolazione prevede un credito d’imposta in misura pari al 25 per cento del costo eleggibile di produzione di videogiochi riconosciuti di nazionalità italiana, fino all’ammontare massimo annuo di euro 1.000.000 per ciascuna impresa di produzione ovvero per ciascun gruppo di imprese.
Il credito d’imposta e le altre misure di sostegno pubblico non possono superare, complessivamente, la misura del 50 per cento del costo eleggibile del videogioco.
L’agenzia delle entrate ha istituito il codice tributo per l’utilizzo, tramite modello F24, del credito d’imposta a favore delle imprese di produzione dei videogiochi.

La scadenza per il relativo bando dipende dall’esaurimento di fondi.
Infine sono ammissibili i seguenti costi di produzione:

      • acquisto diritti;
      • costi di sviluppo (personale interno e subcontractor);
      • ammortamenti e asset;
      • varie (spese generali e spese impreviste);

Fonte: Redazione TFDC